Sabbanotizie

Con l'aiuto di we can tell,controinformazioni e controcommenti su tutto quello che passa sotto il mio naso o sotto quello di chi scrive. A cura, si fa per dire, di Sabba Coadiuvato da Multatuli . pagina letterariaAcquelibere pagina su cantelloViviamcocantello

lunedì, febbraio 14, 2005

Da oggi la Cina è una democrazia!


Posted by Hello
La democrazia giunge in Cina!!!

Riportiamo di seguito il comunicato rilasciato dall’agenzia ufficiale “cinc taulin”(la più piccola della cina) circa lo straordinario risultato elettorale che, finalmente, ha ricondotto la Cina fra i paesi democratici, ecco il comunicato:

“Compagni e lavoratori di tutto il mondo, gioiamo!
Finalmente dopo molti anni di lunga e faticosa marcia la nostra grande Nazione è divenuta la più compiuta delle democrazie, non solo ormai i nostri lavoratori possono esercitare tutte le loro libertà personali lavorando, fin dall’età di 7 anni, nelle nostre meravigliose fabbriche proletarie(pensate: anche 18 ore al giorno), cioè private ma gestite da putridi capitalisti cinesi(comunisti) anziché da putridi capitalisti e basta.

Non solo, ormai da tempo, i nostri meravigliosi bambini ( futuro della Patria) producono rovinandosi la salute, la gran parte di quei meravigliosi giocattoli tossici e pericolosi con cui la Hasbro e la Disney minano regolarmente la salute della diabolica progenie occidentale…

Oggi, dopo le ultime elezioni generali siamo una completa Democrazia, secondo tutti gli standard occidentali, lasciate che entriamo nei dettagli.

Innanzitutto alle ultime elezioni nella nostra Grande Patria ha partecipato al voto il 99,99% degli aventi diritto, e questo nonostante i seggi fossero minacciati dai terroristi Uiguri (legati ad Al Quaeda).

Non ha nessun senso rilevare che la percentuale dei votanti sia stata calcolata sulla base di liste di aventi diritto dalle quali avevamo già tolto chi non ci piaceva: questo è accaduto, negli ultimi mesi, anche a centinaia di afro americani in USA e di Sunniti e Turcomanni in Iraq, oltre che di oppositori in Georgia come a molti arabi in Israele, se sono democratici questi paesi è evidente che noi lo siamo di più, avendo molti più elettori.

La partecipazione è stata elevatissima ovunque, come è sempre accaduto nelle democrazie( e anche nelle dittature, embè??), in particolare segnaliamo un’affluenza del 103% abbondante ( non è un record, alcune città irachene e afgane hanno fatto di meglio in effetti) nella nuova città industriale di Berluskograd, al confine russo dove sorge la modernissima fabbrica di palloni gonfiati e parrucche pelviche realizzata da una Joint venture con il piccolissimo timoniere italiano, esperto di palloni e di parrucche destinate a fare il loro lavoro a un metro e trenta da terra.

Rileviamo che, come in Iraq, è solo un caso che a stravincere siano stati i gruppi in possesso delle armi e del controllo dei seggi, del resto se negli stati uniti le macchine per il voto possono essere fabbricate dai repubblicani e in Ohio le schede cartacee possono essere raccolte su furgoni della Campagna Bush non si vede perché anche noi non dovremmo affidare al partito comunista la custodia dei seggi e all’armata popolare la tutela degli elettori.

Il vasto consenso del Popolo alle nostre riforme è dimostrato dal record di voti con cui i nostri dirigenti sono stati, e saranno sempre, confermati.

L’assenza di osservatori stranieri non ci deve essere in alcun modo imputata dal momento che non c’erano nemmeno nei paesi sopra menzionati (USA esclusi, ma quelli nel 2000 avevano proprio esagerato) democrazia significa anche questo: mantenere al potere un governo brutale con la forza e poi fidarsi della sua correttezza nei processi elettorali!!!

I nostri cari vicini Pakistani ne sanno qualcosa, no?

Un’ultima cosa riguardo questo grande successo del Popolo: a ben vedere sono decenni che tutte le dittature del mondo mettono in piedi elezioni farsa per giustificare la propria permanenza al potere, quindi in Cina non è cambiato nulla.

Quello che è cambiato è che adesso eventi del genere, come in Iraq, si chiamano “grandi successi della democrazia”.

Fine comunicato”


Multatuli

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