Sabbanotizie

Con l'aiuto di we can tell,controinformazioni e controcommenti su tutto quello che passa sotto il mio naso o sotto quello di chi scrive. A cura, si fa per dire, di Sabba Coadiuvato da Multatuli . pagina letterariaAcquelibere pagina su cantelloViviamcocantello

mercoledì, gennaio 26, 2005

Per la giornata della memoria celebrato un antisemita!


Posted by Hello

A due giorni dalla celebrazione in tutto il mondo della giornata della memoria accade l’incredibile!
La Prealpina, giornale locale di Varese decide di celebrare colui che dal 1937 al 40 fu direttore del giornale che a quel tempo si chiamava “Corriere Prealpino”.
Il personaggio in questione si chiama Niccolò Giani e l’articolo che lo ricorda, occupando quasi una pagina, si intitola “La vita e la gloriosa morte di un giornalista soldato”.
(immagine qua sopra, consultabile all’indirizzo http://gol.prealpina.it/index-varese.shtml, pag 10, edizione del 25 Gennaio).




Posted by Hello

Il fatto incredibile è che il Giani ricordato come un eroe era un fasciata, e non un fascista normale: fondatore della scuola di mistica fascista aveva scritto il trattatelo di cui vedete la copertina riprodotta in fondo, una porcheria dall’eloquente titolo “perché siamo antisemiti”.

Cosa del resto non stupefacente in un uomo che riusciva a pubblicare, nei suoi editoriali dell’epoca frasi come questa:

"E' da millenni che i giudei covano un sogno di odio e di dominazione e dopo il 1791 essi speravano di realizzarlo: anzi erano fermamente convinti di ricondurre nel porticello del trionfo la sconnessa navicella del loro miraggio di sopraffazione mondiale. Dimenticando che con l'odio, come ha insegnato Cristo e confermato Mussolini, non si costruisce nella vita. Il Fascismo invece li ha svegliati bruscamente e ricondotti alla realtà dell'Anno XVII. E oggi la parentesi, apertasi colla Rivoluzione francese, si sta chiudendo. E si chiude, per fortuna della civiltà e dell'umanità intera. La vittoria del Fascismo sul giudaismo è infatti una vittoria della civiltà e della luce".
( corriere prealpino, 18 Gennaio 1939).





Posted by Hello ( discalia, la copertina di questa schifezza di libro è pubblicata solo a titolo documentario, è l'unica delle immagini attinenti a Giani che non venga dalla prealpina)


Non solo questo panegirico esce, come un autentico insulto alle vittime e una provocazione a chi ne celebra il ricordo, a due giorni dal 60° della liberazione di auschwitz masi presenta come un autentico testo di revisione storica, addirittura un pezzo di propaganda fascista.

Cito a caso ma senza alterare il contenuto:
“ Era, dunque, un uomo d’altri tempi, come di solito si usa dire in modo piuttosto spicciativo anche di un uomo di bellicosi ideali e appartenuto a un passato da dimenticare; un uomo - Giani era nato nel 1909 - che s’era adoperato per identificare nel fascismo una fede, valori "sacri" di redenzione della patria”
“La guerra tuttavia, anche tra chi cominciava a nutrire qualche dubbio sulle grandezze di Mussolini e del fascismo, rendeva impossibile ogni attesa e imponeva in ogni caso una scelta: "O con l'Italia e il fascismo; o contro il fascismo, ma anche contro l'Italia". Il "mistico" Giani evidentemente, per sé stesso, avevano deciso subito e senza nessuna esitazione.”

Ovviamente nemmeno una parola sull’antisemitismo…

Dulcis in fundo, a cercare una chiamata in correità che spero venga respinta, la pagina viene completata con il ricordo degli alpini caduti in Russia che si celebra oggi a Varese, come a suggerire che sia la stessa cosa.

Ho scritto alla prealpina per protestare, lo stesso faranno oggi ANPI e ARCI, vi invito a fare lo stesso


5 Commenti:

  • Alle 3:35 AM , Blogger sabbamau ha detto...

    E qui posto la lettera che ho spedito io alla prealpina, dando per scontato che la ignorino visto anche che è piuttosto lunga

     
  • Alle 5:16 AM , Blogger sabbamau ha detto...

    Miiii, contenuti a parte, mi sono riguardato il post ma quanti errori di battitura faccio???

     
  • Alle 5:17 AM , Blogger sabbamau ha detto...

    e la lettera al direttore della prealpina anninciata sopra, perché è sparita?
    misteri della rete, rieccovela.


    Egregio Direttore,
    Le scrivo per manifestarle tutta la mia indignazione e sconcerto per l’assurdo articolo “La vita e la gloriosa morte del giornalista sodato” apparso oggi sulle colonne del Suo giornale.
    Nel leggere la rievocazione della figura di Niccolò Giani tracciata da Maniglio Botti ho creduto, per alcuni minuti, di essermi imbattuto non nella Prealpina del 25 Gennaio 2005 ma in un numero del Corriere Prealpino dello stesso giorno del 1937 o ’38.
    Non sono disturbato tanto dal ricordo del valore militare del Giani, pur sempre certificato da una medaglia, ma dal ricordo del fascista Giani.
    L’autore incredibilmente si permette di esaltare il valore di “mistico” del fascismo che il vostro ex direttore si era attribuito contribuendo a fondare quell’istituto di mistica fascista a cui si devono gran parte di quelle elaborazioni razziste e antisemite che sono oggi considerate, in modo pressoché unanime, uno dei momenti vergognosi della storia del nostro Paese.
    “E' da millenni che i giudei covano un sogno di odio e di dominazione e dopo il 1791 essi speravano di realizzarlo: anzi erano fermamente convinti di ricondurre nel porticello del trionfo la sconnessa navicella del loro miraggio di sopraffazione mondiale. Dimenticando che con l'odio, come ha insegnato Cristo e confermato Mussolini, non si costruisce nella vita. Il Fascismo invece li ha svegliati bruscamente e ricondotti alla realtà dell'Anno XVII. E oggi la parentesi, apertasi colla Rivoluzione francese, si sta chiudendo. E si chiude, per fortuna della civiltà e dell'umanità intera. La vittoria del Fascismo sul giudaismo è infatti una vittoria della civiltà e della luce.”
    Parole tratte proprio da un editoriale del Corriere Prealpino
    Niccolò Giani viene definito un abile editorialista politico, dimenticando che scriveva in un periodo in cui i giornalisti liberi finivano al confino o in carcere, dimenticando le ragioni stesse per cui il vostro giornale, oggi, si chiama “La Prealpina” a seguito di un cambio di nome col quale nel ‘45 si volle rimarcare il dissenso rispetto agli anni della stampa di Regime.
    Si dice che Niccolò Giani seppe scegliere, che la scelta era tra stare “con l’Italia e il Fascismo, o contro l’Italia e il Fascismo”, frase che, riportata dal vostro redattore con approvazione appare, né più né meno, uno schiaffo e un insulto verso tutti quelli che seppero lottare per l’Italia COMBATTENDO il fascismo.
    Taccio per semplice pudore dei deliri del Giani nella lettera al figlio, comprensibili forse dato l’uomo e il momento storico, ma sconcertanti dato il commento che segue e che nega che contengano accenni di fanatismo, quale sarebbe allora il fanatismo? E poi il vostro redattore crede realmente che il problema del fascismo fosse la differenza tra chi enunciava slogan e chi li metteva in pratica?
    E l’ideologia di guerra? Il totalitarismo? Il razzismo? L’antisemitismo? I tribunali speciali?
    Aggiungo solo un ultima cosa: pubblicare un simile articolo due giorni prima del Giorno della Memoria è un insulto intollerabile alle vittime della Shoà di cui il suo giornale dovrebbe avere la forza di pentirsi se non di vergognarsi.

    PS da Alpino scriverò al Presidente Nazionale dell’ANA, cui sono iscritto, perché protesti per essere stato associato in una stessa pagina a un simile figuro.

     
  • Alle 11:50 PM , Anonymous Anonimo ha detto...

    non dovrei piu' stupirmi e chiedermi come ragionano alcune persone pero' ogni volta che vedo/sento una cosa del genere è inevitabile

    leciram

     
  • Alle 11:57 PM , Anonymous Anonimo ha detto...

    dovrei smettere di stupirmi e chiedermi per cose del genere... addirittura una celebrazione... non ho parole

    ciao!
    leciram

     

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page