Commento di Omar el Muktar
Il seguente intervento è già stato pubblicato sul blog( precisamente nei commenti di " dietrologie etc.", da una persona che si cela ( mica tanto in realtà) dietro l'identità del grande ribelle della Cirenaica assassinato dai fascisti durante le guerre coloniali.
Visto che l'intervento mi pare interessante lo condivido ho deciso di riprenderlo con maggiore evidenza.
Buona lettura.
Grazie per l'invito, Sabba, volevo dire due o tre cose anche io. Purtroppo sono noioso e prolisso, perdonatemi!A differenza di molti che imperversano nei video, non mi spaccio per geopolitologo che ormai assomiglia molto ad astrologo o futurologo. Mi attengo a quello che vedo e leggo. Cosa so delle due Simone.Beh come tanti miei amici che lo fanno in altri paesi, non ci vanno per il gusto dell'avventura o per i soldi (a differenza dei "valorosi" contractors, orgoglio,sì, di questo paese), lo fanno per aiutare quelle persone. E le aiutano fattivamente, lavorando ogni giorno con i bambini (ha fatto la stessa cosa la mia amica Barbara in Argentina in un barrio)e trattando gli iracheni come esserei umani uguali a noi. Ben diverso e' l'atteggiamento della nostra missione militare. Primo a cosa serve? Qualcuno mi spiega cosa stiamo facendo? Garantiamo la stabilità? Ecco prima menzogna, i nostri ragazzi a Nassyria se ne stanno nella loro base e ogni tanto pattugliano, è questo forse "controllo del territorio"? No anche perchè la tregua si regge su un accordo con la comunità sciita locale.... voi non disturbate e nessuno vi tocca. Un po' come facemmo in Libano nel 1982, ve lo ricardate? Andammo con i mezzi blindati bianchi (prima volta nella storia Onu)e nessuno ci torse un capello. Metodo italico: vivi e lascia vivere. Il che fa sorgere il dubbio che , se anche ce ne andassimo, Nassyria non verrebbe travolta da orde di predoni, tanto non siamo noi a garantire l'ordine. A Nassyria difendiamo la Croce Rossa e la distribuzione degli aiuti! Vero, ma sorge un'altro problema...perchè la Croce Rossa deve essere difesa da un esercito? Per statuto, ma correggetemi, deve curare tutti, anche Bin Laden nel caso. Allora l'ipotetico terrorista, che ha un buona probabilità di aver bisogno di un ospedale, perchè dovrebbe vedere nella Croce Rossa un nemico, come è successo l'anno scorso? Ce lo siamo chiesti? Forse perchè i giochi non sono chiari e la Croce Rossa, in particolare quella italiana, è la longa manus dei governi occidentali? Scelli non mi sembra un personaggio indipendente, non lo è la Croce Rossa italiana e pertanto va difesa con l'esercito....roba da pazzi! A memoria d'uomo solo gli israeliani hanno sparato volontariamente sulla Croce Rossa. Quindi l'esercito italiano, che ribadisco controlla giusto le sue basi, è li per un compito che non dovrebbe essere di un esercito. Quindi ribaltiamo il discorso, non abbiamo più da una parte i "professionisti della pace" parafrasando la simpatica etichetta che veniva affibbiata al pool di Palermo (sempre i soliti a stigmatizzare in quel modo)e i bravi militari che invece fanno qualcosa. Ricordo peraltro che una delle due Simone era in Iraq da 5/6 anni ad aiutare bambini che morivano di dissenteria a causa di un embargo che ha colpito tutti meno che Saddam, ma questa è un'altra storia. La missione italiana non ha un progetto politico dietro, non incide in alcun modo sulla situazione irachena ma, in compenso, espone il paese alla rappresaglia dei vari terroristi sparsi per il mondo...avessimo guadagnato almeno qualche goccia di petrolio o qualche appaltino da affidare chessò alla ditta del ministro dei Lavori pubblici! Quindi per favore, non nascondiamoci dietro la maschera dei buoni che aiutano e riconosciamo che non sappiamo neanche fare i conti. Ah chicca per coloro che credono che la missione italiana aiuti il mondo...io sono economista dello sviluppo, sapete dove sono stati presi i soldi per finanziare la missione? Da quel misero 0,1% del PIL (gli scandinavi ne versano 0,7)che diamo in cooperazione e sviluppo, già ridotto dal finanziamento delle varie missioni in giro per il mondo (Afghanistan, Kossovo etc)e già usato molto male. Bene, grazie alla missione umanitaria (e alla finanziaria) siamo indietro con i versamenti per il fondo sulla lotta all'Aids: si parla della vita di 40 milioni di persone a cui non è tuttora garantito l'accesso ai farmaci retrovirali, scusate se è poco!In conclusione, ben vengano le polemiche, non si capisce perchè io debba stare zitto mentre Fini insulta i pacifisti e i giornali di regime coprono smaccatamente la verità.Questa storia dell' unità nazionale e dei soliti cattivoni di sinistra ricorda la favoletta di Esopo, del lupo che beve l'acqua del fiume a monte della pecora e l'accusa di sporcargli l'acqua...ecco io pecora non sono e il lupo lo prendo volentieri a calci nel sedere.A presto
Visto che l'intervento mi pare interessante lo condivido ho deciso di riprenderlo con maggiore evidenza.
Buona lettura.
Grazie per l'invito, Sabba, volevo dire due o tre cose anche io. Purtroppo sono noioso e prolisso, perdonatemi!A differenza di molti che imperversano nei video, non mi spaccio per geopolitologo che ormai assomiglia molto ad astrologo o futurologo. Mi attengo a quello che vedo e leggo. Cosa so delle due Simone.Beh come tanti miei amici che lo fanno in altri paesi, non ci vanno per il gusto dell'avventura o per i soldi (a differenza dei "valorosi" contractors, orgoglio,sì, di questo paese), lo fanno per aiutare quelle persone. E le aiutano fattivamente, lavorando ogni giorno con i bambini (ha fatto la stessa cosa la mia amica Barbara in Argentina in un barrio)e trattando gli iracheni come esserei umani uguali a noi. Ben diverso e' l'atteggiamento della nostra missione militare. Primo a cosa serve? Qualcuno mi spiega cosa stiamo facendo? Garantiamo la stabilità? Ecco prima menzogna, i nostri ragazzi a Nassyria se ne stanno nella loro base e ogni tanto pattugliano, è questo forse "controllo del territorio"? No anche perchè la tregua si regge su un accordo con la comunità sciita locale.... voi non disturbate e nessuno vi tocca. Un po' come facemmo in Libano nel 1982, ve lo ricardate? Andammo con i mezzi blindati bianchi (prima volta nella storia Onu)e nessuno ci torse un capello. Metodo italico: vivi e lascia vivere. Il che fa sorgere il dubbio che , se anche ce ne andassimo, Nassyria non verrebbe travolta da orde di predoni, tanto non siamo noi a garantire l'ordine. A Nassyria difendiamo la Croce Rossa e la distribuzione degli aiuti! Vero, ma sorge un'altro problema...perchè la Croce Rossa deve essere difesa da un esercito? Per statuto, ma correggetemi, deve curare tutti, anche Bin Laden nel caso. Allora l'ipotetico terrorista, che ha un buona probabilità di aver bisogno di un ospedale, perchè dovrebbe vedere nella Croce Rossa un nemico, come è successo l'anno scorso? Ce lo siamo chiesti? Forse perchè i giochi non sono chiari e la Croce Rossa, in particolare quella italiana, è la longa manus dei governi occidentali? Scelli non mi sembra un personaggio indipendente, non lo è la Croce Rossa italiana e pertanto va difesa con l'esercito....roba da pazzi! A memoria d'uomo solo gli israeliani hanno sparato volontariamente sulla Croce Rossa. Quindi l'esercito italiano, che ribadisco controlla giusto le sue basi, è li per un compito che non dovrebbe essere di un esercito. Quindi ribaltiamo il discorso, non abbiamo più da una parte i "professionisti della pace" parafrasando la simpatica etichetta che veniva affibbiata al pool di Palermo (sempre i soliti a stigmatizzare in quel modo)e i bravi militari che invece fanno qualcosa. Ricordo peraltro che una delle due Simone era in Iraq da 5/6 anni ad aiutare bambini che morivano di dissenteria a causa di un embargo che ha colpito tutti meno che Saddam, ma questa è un'altra storia. La missione italiana non ha un progetto politico dietro, non incide in alcun modo sulla situazione irachena ma, in compenso, espone il paese alla rappresaglia dei vari terroristi sparsi per il mondo...avessimo guadagnato almeno qualche goccia di petrolio o qualche appaltino da affidare chessò alla ditta del ministro dei Lavori pubblici! Quindi per favore, non nascondiamoci dietro la maschera dei buoni che aiutano e riconosciamo che non sappiamo neanche fare i conti. Ah chicca per coloro che credono che la missione italiana aiuti il mondo...io sono economista dello sviluppo, sapete dove sono stati presi i soldi per finanziare la missione? Da quel misero 0,1% del PIL (gli scandinavi ne versano 0,7)che diamo in cooperazione e sviluppo, già ridotto dal finanziamento delle varie missioni in giro per il mondo (Afghanistan, Kossovo etc)e già usato molto male. Bene, grazie alla missione umanitaria (e alla finanziaria) siamo indietro con i versamenti per il fondo sulla lotta all'Aids: si parla della vita di 40 milioni di persone a cui non è tuttora garantito l'accesso ai farmaci retrovirali, scusate se è poco!In conclusione, ben vengano le polemiche, non si capisce perchè io debba stare zitto mentre Fini insulta i pacifisti e i giornali di regime coprono smaccatamente la verità.Questa storia dell' unità nazionale e dei soliti cattivoni di sinistra ricorda la favoletta di Esopo, del lupo che beve l'acqua del fiume a monte della pecora e l'accusa di sporcargli l'acqua...ecco io pecora non sono e il lupo lo prendo volentieri a calci nel sedere.A presto
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