Ancora dubbi e fonti
Perché i sondaggi arrivano fino a un certo punto?
L’inattendibilità di massima dei sondaggi in queste elezioni è stata denunciata da diversi esperti di statistica e va considerata.
Mi baso soprattutto su commenti di Zogby e di alcuni organi di stampa americani, è importante rilevare che non escludo che i sondaggi indovinino, rilevo solo che ci sono più incertezze del normale e vi spiego perché:
Intanto il campione non è completo per almeno due ottimi motivi, il primo è che la legge Usa sulla privacy vieta di chiamare i numeri di telefono mobile per i sondaggi; ora negli Stati i titolari di cellulare sono 168 milioni, il 20 per cento dei quali NON possiede una linea fissa. Le agenzie demoscopiche opinano che questi siano omogenei agli altri che vengono raggiunti via telefono fisso ma Zogby rileva, e io sono d’accordo, che in un paese con differenze sociali e geografiche profonde questo non è vero: chi usa il telefono cellulare e non ne possiede uno fisso sono soprattutto i giovani e chi ha turni di lavoro che lo tengono spesso fuori casa ( tra l’altro negli USA il cellulare costa più o meno come il fisso, quindi non vale il discorso che siano i più ricchi), sia i giovani, sia chi fa più turni di lavoro voterà in misura almeno leggermente maggiore per Kerry.
Poi va detto che i sondaggi sono basati sui likely voters, definiti come coloro i quali abbiano votato almeno 2 volte nelle ultime tre elezioni; detto che, ovviamente, questo esclude chi ha compiuto 18 anni dopo il 1996, va anche ricordato che le iscrizioni alle liste elettorali sono aumentate nel 2004 in proporzione addirittura dell’860% in alcune contee ( in particolare questo e il dato Cleveland, Ohio) e che l’incremento si registra QUASI ESCLUSIVAMENTE nelle fila Democratiche.
( ovviamente non l’860% in più di elettori, ma di nuovi iscritti).
Un altro problema, che colpisce soprattutto i sondaggi Gallup è la sovrastima degli elettori di un partito, infatti per ridurre il peso delle risposte false i sondaggi calcolano in anticipo la base elettorale di un partito, poi conducono l’indagine vera e propria e”correggono” i risultati.
E’ una procedura abituale, per esempio in Francia la metà degli elettori di Le Pen non si dichiarano nei sondaggi, così chi fa la statistica è costretta a ipotizzare il risultato finale basandosi su altri dati.
Ultima questione: i sondaggi scientifici sono attendibili nel 95% dei casi e con un margine di erroe del 4% , questo significa che, ad esempio, il rapporto Zogby di ieri che da 50% a Kerry e 49% a Bush va letto così: in 19 casi su venti Kerry è tra il 46 e il 54 e Bush tra il 45 e il 49, se considerate che negli ultimi due mesi uscivano, in media 6 sondaggi al giorno, significa che ogni tre giorni c’era un’elevata probabilità che uno fosse sbagliato.
Sabba
0 Commenti:
Posta un commento
Iscriviti a Commenti sul post [Atom]
<< Home page