Walter Benjamin
in biblioteca
“Forse, fra il 1933 e il
1940, negli anni
dell'esilio tra Parigi,
Ibiza, San Remo e
Skovsbostrand, l'unico
luogo in cui Walter
Benjamin si trovò
davvero a suo agio, in
cui si sentì di casa, fu "il
suo posto" alla
Biblioteca Nazionale di
Parigi. […] In
quell'edificio c'erano i
soli territori attraverso i
quali Benjamin poteva
muoversi col passo
sicuro del consumato
esploratore. Lì dentro
avanzava spedito, senza
indecisioni, quasi
sospinto dal "lento
venticello della
curiosità".
Fonte: BRUNO ARPAIA, L’angelo
della storia
Il testo viene riprodotto per i servizi di biblioteca e senza scopo di lucro
“Forse, fra il 1933 e il
1940, negli anni
dell'esilio tra Parigi,
Ibiza, San Remo e
Skovsbostrand, l'unico
luogo in cui Walter
Benjamin si trovò
davvero a suo agio, in
cui si sentì di casa, fu "il
suo posto" alla
Biblioteca Nazionale di
Parigi. […] In
quell'edificio c'erano i
soli territori attraverso i
quali Benjamin poteva
muoversi col passo
sicuro del consumato
esploratore. Lì dentro
avanzava spedito, senza
indecisioni, quasi
sospinto dal "lento
venticello della
curiosità".
Fonte: BRUNO ARPAIA, L’angelo
della storia
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