Tirature e falsi
Avete mai visto le statistiche delle tirature dei giornali?
Esistono in effetti diverse agenzie che si occupano di raccogliere i dati e pubblicarli, fin qui tutto normale salvo alcune apparenti incongruenze.
Alcuni giornali pubblicano le tirature nella colonnina delle informazioni editoriali e, immancabilmente, i dati pubblicati dal giornale sono il triplo di quelli ufficiali…
Spesso ci sono spiegazioni: per esempio un giornale come il Manifesto che ha relativamente pochi lettori ( circa 30000, in media) pubblica il numero delle copie diffuse nelle edicole che sono circa 90000, questo perché deve comunque coprire tutto il territorio e quindi affronta il rischio di avere 60000 rese ogni giorno!
Inoltre , in quanto giornale politico, è molto suscettibile di variazioni anche importanti se è vero che il record di copie vendute in una sola giornata nel 2003 è di ben 400.000.
Altre volte si tratta di truffare gli inserzionisti pubblicitari, specie quelli medio-piccoli che non hanno accesso a dati sicuri, facendogli credere di potere affidare il loro messaggio a più persone.
E ci sono casi clamorosi: il giornale o il foglio dichiarano tirature quadruple o quintuple rispetto a quelle certificate, e per “Il giornale” la cosa è particolarmente sospetta visto che comunque con le sue quasi 100.000 copie ufficiali non ha certamente problemi a essere diffuso nelle poco meno di 70000 edicole italiane.
Insomma a differenza del manifesto non avrebbe bisogno di fare una tiratura extra per arrivare ovunque.
Un caso clamoroso di questi giorni ci viene però dal canton Ticino.
Il “Giornale del Popolo”, quotidiano della curia di Lugano è stato recentemente acquistato dal “Corriere del Ticino” al 50%.
La vendita è stata decisa per cercare di salvare il quotidiano che perde più di due milioni di franchi all’anno.
Gli acquirenti hanno fatto un controllino e, sorpresa, il 25% delle copie dichiarate non esiste!!
Venivano fatte figurare vendite di giornali in Italia( mai spediti o stampati) e diffusione di duemila copie gratis ogni giorno ( mai viste).
Aggiungete che il giornale è del vescovo e che l’ex direttore che ha iniziato a barare è attualmente Consiglieri agli Stati ( senatore federale) e il patatrak è fatto.
Il senatore Filippo Lombardi si è assunto la responsabilità e ormai la sua carriera politica sembra realmente pericolante ( l’estate scorsa era già stato nell’occhio del ciclone per essere stato pescato a 210Km/h in autostrada pur dovendo scontare una sospensione di otto mesi della patente per identica infrazione) ma l’episodio è piuttosto istruttivo: anche in Svizzera la truffa delle tirature vuole la sua parte e nemmeno la Diocesi di Lugano ne riamane estranea.
Di chi ci possiamo fidare?
Già che ci sono vorrei comunicare che l’ultimo numero di We can tell è stato diffuso un 56 milioni di copie è può ora raggiungere tutti i cittadini Italiani.
Sabba
Esistono in effetti diverse agenzie che si occupano di raccogliere i dati e pubblicarli, fin qui tutto normale salvo alcune apparenti incongruenze.
Alcuni giornali pubblicano le tirature nella colonnina delle informazioni editoriali e, immancabilmente, i dati pubblicati dal giornale sono il triplo di quelli ufficiali…
Spesso ci sono spiegazioni: per esempio un giornale come il Manifesto che ha relativamente pochi lettori ( circa 30000, in media) pubblica il numero delle copie diffuse nelle edicole che sono circa 90000, questo perché deve comunque coprire tutto il territorio e quindi affronta il rischio di avere 60000 rese ogni giorno!
Inoltre , in quanto giornale politico, è molto suscettibile di variazioni anche importanti se è vero che il record di copie vendute in una sola giornata nel 2003 è di ben 400.000.
Altre volte si tratta di truffare gli inserzionisti pubblicitari, specie quelli medio-piccoli che non hanno accesso a dati sicuri, facendogli credere di potere affidare il loro messaggio a più persone.
E ci sono casi clamorosi: il giornale o il foglio dichiarano tirature quadruple o quintuple rispetto a quelle certificate, e per “Il giornale” la cosa è particolarmente sospetta visto che comunque con le sue quasi 100.000 copie ufficiali non ha certamente problemi a essere diffuso nelle poco meno di 70000 edicole italiane.
Insomma a differenza del manifesto non avrebbe bisogno di fare una tiratura extra per arrivare ovunque.
Un caso clamoroso di questi giorni ci viene però dal canton Ticino.
Il “Giornale del Popolo”, quotidiano della curia di Lugano è stato recentemente acquistato dal “Corriere del Ticino” al 50%.
La vendita è stata decisa per cercare di salvare il quotidiano che perde più di due milioni di franchi all’anno.
Gli acquirenti hanno fatto un controllino e, sorpresa, il 25% delle copie dichiarate non esiste!!
Venivano fatte figurare vendite di giornali in Italia( mai spediti o stampati) e diffusione di duemila copie gratis ogni giorno ( mai viste).
Aggiungete che il giornale è del vescovo e che l’ex direttore che ha iniziato a barare è attualmente Consiglieri agli Stati ( senatore federale) e il patatrak è fatto.
Il senatore Filippo Lombardi si è assunto la responsabilità e ormai la sua carriera politica sembra realmente pericolante ( l’estate scorsa era già stato nell’occhio del ciclone per essere stato pescato a 210Km/h in autostrada pur dovendo scontare una sospensione di otto mesi della patente per identica infrazione) ma l’episodio è piuttosto istruttivo: anche in Svizzera la truffa delle tirature vuole la sua parte e nemmeno la Diocesi di Lugano ne riamane estranea.
Di chi ci possiamo fidare?
Già che ci sono vorrei comunicare che l’ultimo numero di We can tell è stato diffuso un 56 milioni di copie è può ora raggiungere tutti i cittadini Italiani.
Sabba
0 Commenti:
Posta un commento
Iscriviti a Commenti sul post [Atom]
<< Home page