Sabbanotizie

Con l'aiuto di we can tell,controinformazioni e controcommenti su tutto quello che passa sotto il mio naso o sotto quello di chi scrive. A cura, si fa per dire, di Sabba Coadiuvato da Multatuli . pagina letterariaAcquelibere pagina su cantelloViviamcocantello

mercoledì, gennaio 28, 2004

Bidonville in Valceresio

Lo scorso 28 Gennaio, di fronte a una platea piuttosto ampia ed eterogenea, don Alex
Zanotelli ha parlato della sua esperienza missionaria e della sua visione teologica e antropologica
del mondo.
Potrà sembrarvi strano che io segnali, e in parte abbia contribuito a promuovere, una conferenza tenuta da un religioso in parrocchia, ma ci sono alcune cose importanti nelle parole di Zanotelli.
Ho letto Korogocho, il suo ultimo libro che prende il nome da quella che è una delle più grandi bidonville del continente africano.
Qui Zanoltelli ha trascorso 12 anni della sua vita in una realtà dove la gente si nutre pescando cibo
in discarica e bevendo acqua che fuoriesce dagli scarichi fognari, dove l’AIDS uccide gran parte della popolazione più giovane ( il governo keniano dice che, in tutta la nazione, muoiono oltre 700 malati ogni giorni), dove centinaia di bambini e adolescenti vivono da soli per strada, rubando, rapinando e, a volte, uccidendo per sopravvivere.
Il padre comboniano sostiene di avere trovato lì, per la prima volta, il vero messaggio evangelico.
Dice che il vero dio, se esiste, è il dio di quei poveri che sono vittime non della provvidenza o di un
astratto, avverso destino, ma della ricaduta inevitabile di un sistema economico rapace e imperialista
che fa si che la ricchezza dell’11% dell’umanità (il dato è suo) sia pagata dalla miseria del restante 89%.
Cose che ovviamente tutti sappiamo.
Tuttavia è importante sentire la voce di un uomo che, come spero tutti noi, non ha ceduto all’ineluttabilità di questi dati.
Un mondo diverso è possibile, è importante, specialmente per chi non crede in una prospettiva di redenzione ultraterrena, ricordarlo in ogni momento, non sono poi così rare le circostanze della vita quotidiana in cui possiamo fare scelte (politiche, pratiche, economiche, di volontariato) che possano dare piccoli segni e contributi per cambiare questa realtà.
Io, nel mio piccolo, credo nell’azione dal basso, nel volontariato sociale e culturale, lo faccio scrivendo su we can tell, lavorando con l’ARCI e in ogni occasione che riesco a cogliere (comprese queste pagine), credo ancora che le piccole cose utili non vadano sprecate.
Per aggiungerne un’altra vi metto a disposizione questa piccola occasione:
Se vi presenterete da Pontiggia con una copia di we can tell( si può scaricare da www.wecantell.it), potrete comprare Korogocho col 15% di sconto, è una lettura interessante, ve la raccomando e vi offro un piccolo sconto (grazie all’Eligio Pontiggia), aspettate solo qualche giorno perchè l’ultima copia l’ho comprata io sabato...arrivaranno presto.
Buona lettura.
Sabba

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